26 giugno 2008

TROVATO UBRIACO AL VOLANTE, SCATTA LA CONFISCA DELL’AUTO…

Tempi duri per chi “alza il gomito”. Il Legislatore ha legiferato in modo duro e deciso.
A farne le spese per primo un giovane milanese che dovrà rinunciare alla sua nuova auto e meditare su cosa vuol dire vedersi confiscare il sogno della sua vita…
Quando la pattuglia lo ha fermato all’alba, mentre guidava contromano sulla sua Mazda, non pensava potesse succedergli tanto. Era in compagnia di un amico, reduce da una serata in cui avevano bevuto. E anche parecchio.
La sua Mazda serie 3, colore blu scuro, è la prima automobile sequestrata ad un cittadino milanese che, tra qualche giorno, diventerà ufficialmente di proprietà dello Stato.
Il giovane veniva fermato alle 6 mattino da una pattuglia di vigili mentre percorreva via dei Tulipani a Milano in contromano, gli agenti accortisi del suo stato verificavano il livello di alcool nel sangue. Al primo controllo, il giovane ha fatto registrare 2,46 grammi di alcool per litro di sangue. Al secondo ha raggiunto i 2,57 (il limite consentito dal codice è di 0,5 grammi per litro).
Immediato il sequestro dell’auto, il ritiro della patente e la segnalazione alla magistratura per il reato di guida in stato di ebbrezza.
Ad oggi la Mazda 3 si trova al deposito. Dal punto di vista economico, l’aver alzato troppo il gomito dovrebbe costare una cifra leggermente superiore ai 6.700,00 €. Inoltre, il malcapitato dovrà sborsare il costo quotidiano del deposito fino al giorno in cui la condanna sarà definitiva. A quel punto, la Mazda se la potrà tranquillamente scordare. Sarà probabilmente venduta all’asta, ma le procedure non sono ancora del tutto chiare, essendo il primo caso da quando è entrato in vigore il pacchetto sicurezza.
A parte, infine, sono le conseguenze dal punto di vista amministrativo. Visto il livello alcolico, oltre alla macchine, anche la patente gli è stata praticamente stracciata. Solo una piccola magra consolazione: per il passaggio allo Stato della sua auto non sono previste le spese di rogito….!!
Attenzione, quindi, a festeggiare con gli amici … potreste prima ridere allegramente e poi … piangere disperatamente.

IL VIGILE SENZA DIVISA NON PUO’ FARVI LA MULTA…

Lo ha stabilito la Cassazione nella sentenza 5771 del 2008.
Un vigile si trovava in mezzo al traffico a Reggio Emilia, durante il suo giorno libero. Non ha resistito, e anche se stava senza divisa, ha inflitto una multa ad una signora.
Quest’ultima si rivolgeva al Giudice di Pace vincendo il ricorso, ma il Comune per cui lavorava il vigile si appellava alla Corte di Cassazione.
Quest’ultima dava ragione alla signora, dichiarando nulla la multa e sottolineando che “gli agenti preposti alla regolazione del traffico, quando operano sulla strada, devono essere visibili a distanza mediante l’uso di appositi capi di vestiario o dell’uniforme”.
Non sono quindi valide le multe fatte dai vigili che sono in borghese e fanno le contravvenzioni anche quando non sono in orario di servizio.
Un consiglio: se dovesse capitarvi di essere multati da un vigile fuori servizio e senza divisa, fate precisare sul verbale che l’agente di polizia municipale vi ha multato mentre non indossava la divisa. Dopodiché entro 60 giorni ricorrete al Giudice di Pace della città dove avete commesso l’infrazione e nel ricorso, a cui allegherete il verbale, scrivete che:
1. il vigile era in borghese;
2. in base alla sentenza 5771/2008 della Corte di Cassazione, gli agenti di Polizia municipale fuori servizio non possono elevare contravvenzioni;
3. la sentenza della cassazione ribadisce quanto già prevede l’art. 183 del Regolamento del Codice della Strada;
4. esiste un precedente: la sentenza del Giudice di Pace di Reggio Emilia del 29.10.2003 (quella da cui è nata la decisione della Cassazione).